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martedì 12 aprile 2016

Milano Design Week 2016

Cari amici pieghevoli, questo è uno speciale che probabilmente non vi aspettavate.
Lasciamo da parte per un attimo le recensioni di folding bike, i report delle nostre uscite di gruppo e le foto nelle ghiottonissime trattorie di paese.
Da oggi a domenica daremo una sbirciata a quanto succede a Milano per la Design Week 2016.
In compagnia di Carlotta de Carlottis, mi sposterò per i vari "design district" con la mia pieghevole cercando di scovare tra le migliaia di prodotti esposti, quelli che potrebbero incuriosire un folding biker.
Non sarà semplice, perché non si tratta di una fiera dedicata alla bicicletta ma ci proverò ugualmente, con la speranza di far vivere anche a chi non è a Milano un po' di Design Week 2016.

Si parte!

milano week design 2016


Avete notato, nella foto qui sopra, quella striscia rosa lungo la ciclabile?
Si tratta di "Cycling Week", una linea da seguire per spostarsi in sicurezza tra i distretti Ventura/Lambrate e Brera.
"Cycling the Week vuole comunicare come ci si può muovere nella città di Milano senza dover percorrere vie trafficate e pericolose e senza perdere l'orientamento..." (altre info qui)

Seguendo la striscia rosa, io e Carlotta arriviamo in Brera dove decidiamo di dar inizio al nostro reportage. Il bello del quartiere di Brera è che rinchiude in se varie epoche passate e con un po' di attenzione si riescono a scorgere immagini che raccontano ben più di una storia...

brera design district 2016


... e immagini che tante altre storie racconteranno in futuro.

brera design district 2016


Distrutti dalla fatica per la realizzazione delle prime 3 foto fatte io e Carlotta de Carlottis decidiamo di recuperare le forze con una bella merenda cioccolatosa in Corso Garibaldi. Le nostre folding bike parcheggiate sulla destra, alle spalle di un signore 100% Brera.

brera design district 2016


Palazzo Brera è la prima tappa del nostro speciale Milano Design Week 2016.
Al suo interno, gli studenti universitari dell'Accademia di Belle Arti si mischiano a designer e architetti giunti da tutto il mondo.

Seguiamo uno dei corridoi principali del Palazzo che ci porta all'Orto Botanico dove ci imbattiamo in un monumentale totem bianco.
Si tratta di My Equilibria, un'installazione dedicata gli sportivi e il cui design è ispirato alle forme della natura. Nella foto qui sotto, il designer di My Equilibria durante una sessione fotografica.
Maggiori info su My Equilibria qui.

Milano Design Week 2016Milano Design Week 2016


Rientrati in Palazzo Brera, veniamo colpiti da un curioso modellino.
Via il tappo dall'obiettivo della mia macchina fotografica e vi mostro gli interni di una casetta mobile che farà la felicità dei cicloturisti pieghevoli.
Si tratta di PanOrama, un sistema d'accoglienza completamente autosufficiente (non necessità di collegamenti per gli impianti), ad impatto zero e dotato delle tecnologie più avanzate.
La struttura è in legno, modulare e di facile montaggio/smontaggio.
Vi consiglio una visita al sito (qui ) in cui potete ammirare PanOrama virtualmente posizionato in location da sogno e su sentieri ciclabili.

Milano Design Week 2016Milano Design Week 2016


Ed eccoci alla prima bicicletta incontrata alla Milano Design Week 2016.
E' la tBike, una bellissima biciclettina in legno per bambini che si adatta alla crescita in altezza del piccolo ciclista (da 2 a 5 anni).

tBike

Da una sola lastra di faggio (di cm 68 x 60) vengono ricavati tutti i pezzi necessari per la costruzione della tBike che viene assemblata esclusivamente tramite incastri e giunti a vite.
La tBike si adatta all'altezza del bambino grazie alla possibilità di alzare sella e manubrio, sempre sfruttando gli incastri, come potete vedere nelle foto qui sotto.
Il progetto nasce dalla voglia di un papà-designer di progettare e realizzare un oggetto unico dedicato al proprio figlio.
tBiketBike

tBiketBike


Prima di lasciare Palazzo Brera, ne visitiamo la loggia superiore dove sono esposti alcuni oggetti realizzati in FENIX NTM (il sito qui), un materiale innovativo nano-tech creato per l'interior design.
Giocando una partita ad un "Forza 4" (ho vinto io) realizzato con questo materiale, al tatto ne percepiamo la robustezza e la sensazione di novità.

Milano Design Week 2016


Mentre lasciamo Palazzo Brera, il pubblico della Milano Design Week 2016 inizia ad aumentare vistosamente.
Milano Design Week 2016


Ci spostiamo ora nel distretto di Porta Venezia e più precisamente al Brompton Junction, dove si presenta in anteprima un modello Brompton, la famosa pieghevole inglese, realizzato in collaborazione con Brooks.
Brooks è il noto marchio di selle (e non solo) da bici che quest anno compie 150 anni.

Qui incontriamo tre amici del gruppo Milano Folding Bikers che vi salutano tutti con un bel brindisi. Da sinistra: Marco "Dummi", SGiallo e Alesblues.


Particolarità di questa Brompton edizione speciale Brooks sono:
  • sella Brooks Swallow verde e manopole Brooks verdi
  • borsello sottosella con multitool Brooks
  • campanello Crane E-NE Brass Bell
  • colore muschio grigio/bianco

Altre info sul sito Brompton: qui


Seconda giornata. Partendo dalla centralissima Piazza San Babila, percorriamo esattamente mezza Milano fino a raggiungere il Ventura District Design, dietro la Stazione di Lambrate.
E' una bellissima giornata, ormai si gira senza giacca, e la bicicletta si conferma il mezzo più furbo per spostarsi nel traffico stradale della Milano Design Week 2016.

In mezz'oretta eccoci arrivare, io e Carlotta, nel Ventura District Design dopo aver sorpassato un'infinità di automobili bloccate nel traffico.


Apro una breve (mica tanto) parentesi. 
Chi sceglie di comprare una bicicletta pieghevole, lo fa perché questa lo porterà e lo seguirà ovunque. Ed è così per tutti i folding bikers nel mondo che la usano quotidianamente per andare al lavoro e poi la sistemano piegata sotto la scrivania.
Seguendo Milano Folding Bikers avrete capito che uno dei nostri motti è "dove vado io viene anche lei". Negozi, ristoranti, cinema, poste, università, uffici comunali, barbieri... piegate sono così piccole che non esiste posto dove non vengano accettate. A volte con curiosità e molto spesso con tanta simpatia.
Dispiace quindi che ad eventi come la Milano Design Week 2016, l'esposizione più importante al mondo dedicata all'interior design, non si sia ancora preso in considerazione il pubblico di pieghevolisti. Chi ci segue sulla nostra pagina Facebook avrà letto della mia richiesta di informazioni sull'esistenza di depositi custoditi, nei vari district design, in cui lasciare le nostre pieghevoli. Purtroppo mi è stato risposto che, per motivi di sicurezza, i depositi custoditi non sono previsti neppure per i trolley (che occupano lo stesso spazio delle nostre biciclettine piegate).
La mia positività però mi fa sperare, come mi è stato riferito dagli enti interpellati, che prossimamente si porrà rimedio a questa mancanza. Anche perché è sempre più frequente incontrare, per le vie di Milano, turisti giunti dai loro paesi con le proprie pieghevoli (in aereo o treno si intende ma a volte anche solo pedalando).

Ad ogni modo... in questi giorni ho dovuto legare e legherò la mia folding bike al palo per poter girare comodamente tra i tanti espositori. Guai a voi se provate a rubarmela! Se la vedete magari potete lasciarle attaccato un post-it con un saluto.
Per limitare le probabilità di furto la mia tattica è di toglierle il tubo sella e i pedali (MKS a sgancio rapido. Basta un click). Il tubo sella che fuoriesce dalla borsa fa davvero molto "revolution designer".


Eccoci al Ventura/Lambrate Design District, il più giovane e alternativo dei distretti del FuoriSalone.
Qui niente grandi nomi né marchi. Questa è la vetrina dei designer emergenti di talento. Il palcoscenico, un'evocativa area industriale dove anche le officine del gommista e dell'elettrauto possono divenire due piccoli showroom.


Qui sotto, l'ingresso dell'elettrauto e, nella foto a destra, "Calice", una fioriera realizzata esclusivamente con prodotti riciclati tra cui un vecchio copertone d'auto ed un cerchione.
"Calice" fa parte delle creazioni di RIBICICLO, che per le sue opere predilige il riutilizzo di parti di auto, moto e biciclette. Vi consiglio vivamente una visita al sito (qui).



AVA, una postazione di lavoro mobile molto interessante per chi affitta spazi per brevi o brevissimi periodi. Di spazio sotto questa scrivania ce n'è eccome per parcheggiare la folding bike. 
AVA è un'opera di Stefanie Zobrist.
A destra, ORELY, la concept bicycle di Viola Wyss. Un suo video qui.



Palomar presenta Lucetta e Nello.
Lucetta è un piccolo cilindro che dividendosi a metà nasconde due luci da attaccare magneticamente alla bici.
Nello invece è un campanello, sempre ad attacco magnetico. Per curiosità l'abbiamo provato velocemente ed il suono è parso piuttosto potente. Va detto che eravamo in una stanza molto piccola. Resta dunque la curiosità di provarlo all'aperto e nel traffico.
Se capiterà l'opportunità lo testerò come si deve.


Il video demo di  LUCETTA e quello di NELLO. Il sito di Palomar qui.


Sono di DOTS OBJECT le stilosissime biciclette che incontriamo cambiando padiglione.
Telaio in acciaio finitura rame, manubrio in legno  e sella in cuoio si combinano dando vita ad una bicicletta estremamente elegante dal fascino retrò.


DOTS OBJECT produce anche alcuni accessori bici e dei bellissimi orologi.
Purtroppo non era esposta al Fuori Salone ma nel sito di DOTS OBJECT ho visto una bellissima Mini Velo che consiglio di ammirare ai fans delle piccole ruote come me: qui.



Affascinante la collezione "Lost in traffic" di Frederik Molenschot che cattura ed esprime la confusione delle città.
Forse gli automobilisti potrebbero preferire geometrie più pulite e linee essenziali tali che almeno alla vista non aumenitno lo stress da traffico stradale.
Personalmente, posso dire di aver apprezzato le eccentriche opere dello studio Molen (il sito qui).



Prima di lasciare il Ventura/Lambrate Design District, Carlotta nota che per una simpatica coincidenza siamo circondati da biciclette pieghevoli (tra cui anche una Strida bianca) e...


...visitatori che prendono il sole in stile SGiallo, un folding biker di Milano a molti noto per le sue sieste.

Nel tardo pomeriggio ci spostiamo al Bromtpon Junction per la festa del negozio che oggi compie 2 anni. Per l'occasione viene presentata la linea di caschi da bici POC. 
POC è un'azienda svedese specializzata nella produzione di caschi altamente protettivi grazie a materiali e tecnologie all'avanguardia.
Maggiori info sui caschi POC (qui sotto, il modello POCito) le trovate qui.



Una dei protagonisti di questa Milano Design Week 2016 è senza ombra di dubbio la Torre Velasca che Ingo Maurer, designer di fama mondiale (il suo sito qui), ha voluto illuminare di rosso.
Che la Torre Velasca sia un grattacielo non proprio bellissimo non si discute. Sempre nominata tra gli edifici più brutti del mondo a me fa comunque molta simpatia.
Tanto che l'ho voluta assolutamente includere nell'immagine copertina di questo blog. 
Sarà perché da bambino mi sembrava un fungo o perché nei film poliziotteschi che seguivo da ragazzino l'ultimo piano della Torre Velasca era la sede del quartier generale dei criminali (a tal proposito un film su tutti che vi consiglio è il capolavoro "Milano Calibro 9")...
Qui sotto la Torre Velasca di rosso vestita.



La meta di oggi è il Tortona Distric Design.
Partendo da piazza Duomo, il tragitto non è diretto ma vanno percorse delle piccole vie per evitare pavé e sensi unici contrari.
In una di queste viette, a pochi passi dalla Darsena, mi imbatto casualmente nel nuovo negozio Urban Mobility. un concept store attento alle esigenze del cittadino che cerca soluzioni pratiche, innovative e perché no... anche divertenti, per muoversi in città


Urban Mobility si è spostato qui da pochissimo tempo e Fabrizio, il titolare, è una mia vecchia conoscenza. Ne approfittiamo quindi per fotografare due prodotti appena arrivati destinati ai genitori "moderni".
Il Quinny Yezz è un passeggino pieghevole ottimo per l'intermodalità.

Un bel video ambientato a Milano  del passeggino pieghevole qui.

E il Quinny Longboardstroller.
Un longboard (una variante dello skate con tavola più lunga) con porta bambino.

Potete vedere un video demo del Quinny Longboardstroller qui
Se cercate maggiori info sui prodotti Quinny le trovate qui.



Giunto in zona Tortona mi fiondo immediatamente al Magna Pars Suites Hotel dove sapevo avrei trovato esposta "Ride Home", una linea di mobili di VADOLIBERO.
Ideati, progettati e prodotti in Italia sono l'ideale non solo per chi deve per forza di cose portarsi in casa la bicicletta ma anche per chi vuole esporre la propria amata due ruote come un'opera d'arte merita.

Qui sotto Ran Reuveni, uno dei fondatori di VADOLIBERO, che ho avuto il piacere di conoscere e che mi ha illustrato le caratteristiche della linea "Ride Home".



Oltre ad esporre le bici, i mobili della linea "Ride Home" permettono di sistemare in maniera semplice e pratica gli accessori del ciclista. Ne è un esempio il "Bike Butler" qui sotto. Uno stand portabici che svolge le funzioni di un vero maggiordomo.


Per gli amanti della musica esiste una fantastica versione del "Bike Buster" che racchiude al suo interno una cassa audio.

Altra novità presentata da VADOLIBERO, un supporto bici da parete in acciaio dotato di lucchetto antifurto.

Avevo già avuto modo di apprezzare in foto i mobili di VADOLIBERO ma devo dire che dal vero sono ancora meglio. Personalmente mi sono innamorato del Bike Butler. 
Chissà se un giorno verrà studiata una linea per le folding bike che come è noto vengono quasi sempre portate in casa. Proverò a proporglielo.
Il sito di VADOLIBERO qui.

Lasciato il Magna Pars do una sbirciatina per capire come procede la combattutissima partita alla bocciofila li accanto. Scene che a milano per fortuna non vogliono assolutamente divenire di "altri tempi" e che per un momento rubano al Fuori Salone l'attenzione dei visitatori.




Eccoci all'ingresso del Superdesign Show.



La "The invisible kitchen" di Miele c'entra davvero poco con le folding bike ma, oltre ad essere una delle installazioni più scenografiche viste a questa Milano Design Week 2016 mi permetterà più avanti di presentarvi in contrapposizione una cucina molto visibile. E poi a noi ciclisti (o presunti tali) ci piace tanto mangiare tanto.



E ora guardate un po' chi ho incontrato...
Anche Nanoo è presente tra gli espositori con tutti i suoi modelli.
Tantissime le persone che hanno voluto provarla e che hanno voluto tornare a casa con una foto ricordo in sella alla pieghevole di cui ho ben parlato nella recensione che trovate qui.
Ottima per la città, sto pensando di testarla anche su lunghi tragitti magari per presentarvi in sua compagnia qualche bel percorso cicloturistico.



Che bello questo angolo di verde. Merita una foto.



Samsung presenta le Serif TV una nuova televisione dall'aspetto retrò che ben vedo in un salotto vicino ad una folding bike.

Una presentazione video delle nuove Serif TV qui



Oggi si inizia con un paio di foto a questa bella location in via Mascagni 2.



Qui sotto la spettacolare installazione "Forest of light" dell'architetto giapponese Suo Fujimoto presso l'ex Cinema Arti in via Mascagni.




Ed ora ritorniamo alle cucine (non invisibili).
Sono le spettacolari cucine realizzate da Caesarstone (azienda conosciuta in tutto il mondo per le sue superfici al quarzo) in collaborazione con Tom Dixon, uno dei designer inglesi più interessanti degli ultimi anni. Sicuramente qualche bromptoniano ne ricorderà il nome (tra poco vi spiegherò perché).

Le cucine, ispirate ai quattro elementi (fuoco, terra, aria e acqua), fanno parte di "The Restaurant", un ristorante temporaneo allestito dentro la Rotonda della Besana (splendida location!).


Oltre alle cucine, presenti anche le sale da pranzo di Dixon, i cui mobili rispecchiano la sua passione per i contrasti (lucido- opaco, liscio-ruvido).



Cosa c'entrano le Brompton con Tom Dixon? Semplice.
Tom Dixon, in occasione del London Design Week 2010, ha collaborato con Brompton realizzando un prototipo con telaio in acciaio placcato rame.

Qui sotto due immagini (image copyright Designboom)



Spostiamoci in un'altra affascinante location: l'Università Statale.
Nel cortile della Farmacia della Statale viene presentata RADURA, uno spazio circolare perimetrato da 150 sottili colonne in legno. 
Un luogo in cui i cittadini sono invitati ad una sosta di riflessione e relax (in sottofondo musica appositamente composta) così da staccare dal traffico e dal trambusto delle metropoli.
RADURA è un'installazione di Stefano Boeri, progettista del Bosco Verticale che nel 2015 si è aggiudicato il premio di "grattacielo più bello e innovativo del mondo".


Siamo quasi alla fine e vista l'ora decidiamo di raggiungere uno storico locale milanese per un aperitivo degno della Milano Design Week 2016. 

Ma prima, attraversando via Monte Napoleone, mi infilo dentro il negozio Louis Vuitton dove ho notato dalla vetrina una curiosa poltrona che voglio mostrarvi.
Si tratta della Chaise Longue di Marcel Wanders, e fa parte della collezzione "Object nomades" di Louis Vuitton.
La sua particolarità sta nel fatto che i tre leggerissimi moduli di cui è composta (in fibra di carbonio high-tech) si smontano e, come una matrioska, si infilano uno dentro l'altro diventando uno zainetto.
Altre info sulla chaise longue di Louis Vuitton qui.


Questo speciale Milano Design Week 2016 non può che concludersi brindando con voi allo storico Bar Basso luogo di ritrovo preferito da designer e creativi stranieri giunti a Milano per il Salone del Mobile.
A presto per un nuovo reportage in sella alle folding bike... chissà quale userò la prossima volta :-)


PEO


photographer: Peo                   assistant ph.:Carlotta de Carlottis


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